LE MICRO-AGGRESSIONI VERBALI: QUANTO SIAMO CONSAPEVOLI DI POTER FERIRE O ESSERE FERITI

Micro Aggressioni Verbali Copertina

Le micro-aggressioni sono espressioni verbali e atteggiamenti, apparentemente insignificanti che comunicano messaggi ostili e hanno come conseguenza quella di sollecitare una fragilità da parte di chi li riceve che rivela la presenza di un sottofondo di bigottismo e discriminazione nei confronti di un’altra persona o di un gruppo che sottende un messaggio svalutante, discriminatorio e stigmatizzante.

Molteplici sono i tipi di micro-aggressioni: razziste, sessiste, religiose e il riflesso di ciò che nella società viene considerato incluso/escluso, superiore/ inferiore, normale/deviante e contribuiscono quindi a generare e mantenere le discriminazioni.

Possiamo distinguere due tipi di micro-aggressioni:

  1. micro-aggressioni aperte, compiute deliberatamente per ferire qualcuno.
  2. micro-aggressioni nascoste, compiute da attori almeno parzialmente inconsapevoli.

E’ il modo in cui il messaggio viene percepito dall’interlocutore, con il rischio che possano essere interiorizzate dalla persona, causando un forte disagio e convincendo che ciò che viene detto sia vero e associato a sé.

Il rischio è di sviluppare un senso di insicurezza persistente, avendo conseguenze anche gravi su quelle che sono le relazioni sociali, oltre alla percezione di sé e quindi non può essere ascritta ad una mera forma di battuta o sciocchezza di poco conto.

Nessuno è immune da pregiudizi, che siano razziali, religiosi, sessuali o di genere, è inutile mettersi in posizione difensiva o aggressiva quando si è vittima di commenti inopportuni, alleniamoci a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni, rendendola così meno efficace e soprattutto non dobbiamo avere timore di esprimere quanto quel determinato commento sia manchevole di sensibilità.

Letture suggerite:

LE MICROAGGRESSIONI – D.W. SUE – L.B. SPANIERMAN – R. CORTINA EDITORE

KINTSUKUROI – T. NAVARRO – ED. GIUNTI

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