I nostri Pregiudizi o Bias Cognitivi, sono delle distorsioni che talvolta ci spingono a ricreare una propria visione soggettiva, quindi non fedele alla realtà e rappresentano il modo con cui il nostro cervello distorce di fatto la ristorce.
Che origine hanno ? Il nostro cervello codifica ed archivia delle vere e proprie mappe mentali degli stereotipi, dove si annidano i bias che derivano da esperienze e concetti preesistenti non necessariamente connessi tra loro da legami logici e validi. Ogni giorno, più volte nella giornata, molte delle nostre decisioni sono governate da un bias, sono influenzate dagli stereotipi. Sono degli automatismi strategici e possono portare ad un errore di valutazione portandoci fuori strada, anche se per la maggior parte delle volte, si rivelano una efficiente scorciatoia che il nostro cervello utilizza per risparmiare energia.
Comunemente, i pregiudizi vengono considerati sciocchi e sgradevoli, e generalmente gli individui ritengono di essere obiettivi nella propria visione della realtà e di non essere influenzati da alcun bias, che invece spesso notano negli altri (parenti, colleghi, amici, etc.) ritenendole vittime di
pregiudizi cognitivi.
Esiste però un bias che fa da presupposto a tutti gli altri: c’è in tutti noi una zona cieca della nostra consapevolezza, il “Bias Blind Spot“ in pratica, l’individuo tende a considerare se stesso, sempre, più obiettivo di chiunque a confronto, ritenendo erroneamente, che essendone a conoscenza può evitarli o gestirli.
I bias cognitivi hanno varie declinazioni e sono presenti nei contesti privati così come nei contesti lavorativi causando decisioni errate, incomprensioni e conflittualità, ad
oggi ne sono stati classificati circa 200 , i più comuni e più conosciuti sono:
- Bias di ancoraggio: non ci permette di mettere in discussione i dati di partenza, a cui
ancoriamo le nostre valutazioni. - Bias etnico: ci fa valutare in modo migliore le persone che appartengono al nostro gruppo
etnico, rispetto a quelle degli altri gruppi etnici a noi estranei. - Bias dell’egocentrismo: ci fa ricordare quei particolari eventi in modo che rafforzi la nostra
autostima. - Bias della coerenza: ci fa ricordare in modo errato i nostri comportamenti, atteggiamenti o
opinioni passati, in modo da farli assomigliare a quelli presenti. - Bias di conferma: ci fa prendere in considerazione i dati e le informazioni che tendono a
confermare le nostre tesi iniziali.
La soluzione più efficace per gestire i bias cognitivi è conoscerli. Conoscere i bias più comuni è essenziale per poterli gestire e migliorare i propri comportamenti e le nostre scelte.
Ricredersi su alcune convinzioni, a volte granitiche, comprendere il perché di alcune scelte sbagliate, ripensare alle valutazioni erronee fatte, ci farà entrare in confidenza e riflettere su alcuni nostri bias e soprattutto ci aiuterà a non ripetere gli stessi sbagli e valutare opzioni differenti.
Letture suggerite:
RUMORE – D. KAHNEMAN – UTET EDITORE
ALLENARSI ALLA COMPLESSITA’ – A.CRAVERA – ED. SDA BOCCONI